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Abstract: Davanti ai libri mi sento come un cane da tartufi. Li cerco col naso, ne sento l'odore, capto i segnali che mandano e batto il terreno con il muso tra i cespugli: queste parole di Laura Lepetit racchiudono la forza dell'intuizione e la tenacia della ricerca con cui ha creato e diretto una delle più belle case editrici italiane: La Tartaruga. Una casa editrice che pubblicava unicamente donne, in base a criteri letterari, non solo politici, anche in anni in cui la militanza femminista avrebbe potuto far virare verso scelte più ideologiche. È cosi che nel suo catalogo sono entrate molte delle più grandi scrittrici del '900: Virginia Woolf, Gertrude Stein, Grace Paley, Doris Lessing, Alice Munro. E lo ha fatto con quella grazia svagata con cui ora ci racconta le sue avventure di carta e la sua vita: l'esperienza del femminismo con Carla Lonzi, il circolo delle donne Cicip, Radio Popolare, la Libreria delle Donne, i gatti, i cavalli e sempre, come un centro di gravità, i libri. Al racconto mescola le sue considerazioni distratte, il suo sguardo sulle cose pieno di humour e candore, e i ritratti degli amici e delle autrici che hanno accompagnato la storia della casa editrice, sullo sfondo di una Milano nella sua stagione più viva, colta, europea.
Titolo e contributi: Autobiografia di una femminista distratta. / Laura Petit
Pubblicazione: Roma : Nottetempo, 2016
Descrizione fisica: 125 p. ; 20 cm
Serie: Cronache
ISBN: 9788874525874
Data:2016
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
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Biblioteca | Collocazione | Barcode | Stato | Prestabilità | Rientra |
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Olgiate Molgora | 070.509 2 LEP | OMG00039361 | Su scaffale | Prestabile |
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