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Gli ultimi messaggi del Forum

Genitori cercasi - Andrea Vitali

"Ogni essere vivente che, ancora in vita, era stato dimenticato, non aveva ricevuto le attenzioni e le cure di cui aveva bisogno per sentirsi uguale agli altri era passato, come me, dalla trasparenza all'invisibilita'".

Con questa commedia drammatica Andrea Vitali ha  ben toccato il "nervo scoperto " della  società di ieri, oggi e domani.

La mancanza di un' educazione  seria e appassionata tra le persone (specialmente in famiglia) porta  inevitabilmente  danni.

Tutto può cambiare - Gordon Korman

Il libro è molto appassionante sembra quasi di entrare nella vicenda il modo in cui percepisci i pensieri dei personaggi, di cui il protagonista n questo libro basato sul bullismo non è il ragazzino preso di mira ma è proprio il bullo, ce dopo aver perso la memoria dovrà imparare tutto, dagli amici alla famiglia e anche sulla sua vecchi vita.

Strategia oceano blu

Un libro di Finanza personale molto tecnico. Ben strutturato, ma consigliato a chi ha attività in proprio o impresa. Non a lavoratori dipendenti: l'obiettivo del libro è renderci più competitivi rispetto a dove siamo, ma se lavoriamo come dipendenti meglio iniziare con un altro tipo di libri (quelli in cui, ad esempio, trovare l'ispirazione per "mettersi in proprio")

La ragazza e la notte - Guillaume Musso

Il punto di vista, fino quasi al termine, è del protagonista.
Thomas Degalais.
La trama è inaspettata. Un groviglio di cuori che pulsano, altri che vengono bloccati per, vendicare per azzerare le proprie sofferenze.
Thomas è un animo gentile, l’autore ne fa un profilo garbato, altruista molto introspettivo, tanto che si ascoltano i suoi pensieri
i ragionamenti, a volte lineari, a volte leggeri come nuvole soffiate via dal vento. Una citazione dell’autore in una intervista:

“La sua sensibilità viene schiacciata come un vaso di coccio tra vasi di ferro.”

Questo amore in costante aumento, ma senza mai palesarlo era per lei la più trasgressiva, avvenente, e bella del liceo.
Vinca una figura, che si conosce solo nelle prime pagine, poi il Musso la fa vivere negli attori che butta nell’arena. Che scaraventa
nel limbo delle colpe, delle invidie, degli amori mal riposti.
Thomas parla così della sua Vinca.

“Vinca aveva trapuntato di stelle la mia vita ma mi aveva anche instillato la paura di perderla”

Dunque siamo in un liceo, la storia prende un ampio lasso di tempo
1992-2017.
Tanto da poter dire che abbiamo a che fare con un “Col case”.
Venticinque anni, nei quali nessuno ha più sentito parlare di Vinca e di quel fidanzato, suo professore, che l’ha portata; chissà dove.

Retournement de l'intrigue, sono a pagine alternate. Si termina per lo stupore di una scoperta non lo si metabolizza, ed ecco arrivarne un altro più potente del precedente.

“Per mentire esiste un solo modo, Fanny, negare la verità. Far si che la verità finisca annientata dalla menzogna, finché la menzogna non si trasformi in verità.”

Venticinque anni di silenzi, poi la festa del liceo nel 2017 e tutto si rimette in gioco. Un gioco pericoloso, specialmente per alcuni.

Nel raccontare Guillaume, inserisce molti riferimenti, di particolare interesse, oltre alla musica che fa entrare proprio nel periodo degli anni 90, anche le specialità locali, come ad esempio, il Pan perdù oppure una succulenta focaccia, che solo ad Antibes la si può gustare in tutta la sua bontà. Pissaladiere Focaccia con un letto di cipolla acciughe delicatamente appoggiate sopra.(provata è sublime)

I sensi sono allertati, non solo dal gusto, ma anche dall’olfatto. Thomas, percorrendo il sentiero che dal Liceo porta tra le colline ricorda:

“Quell’anno la maturazione della lavanda era particolarmente precoce, ma la fioritura non concorreva con la sequenza dei miei ricordi, come se qualcosa fosse fuori posto. Gli effluvi metallici e canforati che, trasportati dal vento, salivano fino a me, avevano l’odore stordente del sangue.”

Concludendo questo carosello di sensazioni, emozioni, riflessioni, si arriva senza fiato all’epilogo, dove l’autore, dopo aver chiaramente esposto tutti i fatti, gioca un ultima carta. Rimette gli attori sul palco e rimaneggia
la trama. Se non è genialità questa!!!

Editore La nave di Teseo
Pagine 368
Anno 2016/2023

Qualche nota sull’autore
Guillaume Musso è stato l'autore di bestseller numero uno in Francia nel 2011 e nel 2012. Nato nel 1974 sulla Costa Azzurra, sapeva fin da piccolo che voleva scrivere romanzi e toccare il maggior numero possibile di persone. Nel 2004, "AFTERWARDS" è stato pubblicato in Francia da XO Editions ed è stato un bestseller immediato e ha stabilito un seguito fedele per il suo marchio unico di narrazione che fonde romanticismo, avventura, suspense e soprannaturale. Successivamente è stato trasformato in un film con John Malkovich, Evangeline Lily e Romain Duris. Da allora, con ognuno dei sei romanzi che sono seguiti, il suo fedele pubblico di lettori è cresciuto in modo significativo, rendendolo l'autore più letto che scrive in francese oggi. Le sue storie hanno temi centrali universali: opportunità mancate, seconde possibilità, il passaggio di tempo, amore perduto e redenzione. Dramma poliziesco "DOVE SAREI SENZA DI TE?" e il thriller romantico "THE GIRL ON PAPER" è ora disponibile per la prima volta in inglese pubblicato da Gallic.

AGGETTIVO
Intrigante

CONCLUSIONI
Esplosivo e intenso per l’intreccio e per gli inaspettati mutamenti.

VOTO
4,8

PRO
Sentimenti, introspezione, ricerca della verità.

CONTRO
Forse qualche nota di troppo nelle prime pagine.

Yellow diamonds - Paolo Roversi

Titolo Yellow Diamonds
Autore Paolo Roversi
Genere giallo
Edito da SEM
Pagine 330

Trama presa dal web
Una banda di rapinatori, in giro per l’Europa, assalta le gioiellerie più prestigiose assicurandosi bottini milionari. Da Pamplona a Parigi, da Biarritz a Ginevra, in breve tempo, grazie alle loro operazioni spregiudicate, diventano la bestia nera delle polizie europee; la stampa li elogia e li rende degli autentici eroi ribattezzandoli Pink Panthers, le “pantere rosa”, dopo che ad Amsterdam viene ritrovato un diamante blu dentro un tubetto di crema come nel famoso film interpretato da Peter Sellers. Di innocuo, però, questi scaltri criminali non hanno nulla: sono astuti e molto bene organizzati. Colpiscono per poi svanire nel nulla.
Ad affrontarli sarà la profiler Gaia Virgili che, insieme alla sua squadra dell’Europol, si troverà anche invischiata in una delicata indagine riguardante un traffico internazionale di anfetamine. Come se non bastasse, il suo compito verrà reso ancora più difficile dall’ombra del sospetto che, all’interno della squadra, qualcuno faccia il doppio gioco.
Un thriller mozzafiato, ispirato a una storia vera, fra rapine, omicidi, espedienti geniali, fughe rocambolesche e una pioggia di diamanti.

Copertina
Niente di originale. Un Diamante.

Recensione

La storia è divisa in sei blocchi al cui interno si dividono in capitoli brevi, con didascalia.
Con il titolo scritto, l’autore anticipa ciò che avverrà in quelle due pagine. Un anticipo, una presentazione.

Il Roversi mette ancora in campo la sua Profiler Gaia Virgili.
Vecchia conoscenza.

Anche in questa occasione la Profiler viene sballottata in giro per il mondo.

Le descrizioni delle scene e non solo sono precise e puntuali. Leggendo si vede la banda che fracassa le vetrinette. Che corre con lo scooter. I rapinatori hanno un sistema, hanno un programma
ben definito e organizzato.

“La fortuna non esiste: solo al pianificazione e la concentrazione.”

Infatti coglie impreparata la neonata squadra della Virgili.
Poiché al suo interno, grazie alle molteplici caratterizzazioni dell’autore, ci sono figure di un rocambolesco passato, che agitano
gli animi del gruppo.

“Benvenuta nel mondo delle spie dove tutto può essere, dove non ti puoi fidare di nessuno”

Inoltre racconta di come, i rapinatori riescono a celare i diamanti per il trasporto.

“A quanto pare il mercato nero dei diamanti ha sempre fame”

L’intreccio è lineare, la lettura procede spedita. I colpi di scena
ci sono ma sembrano poco realistici. Alcune azioni sono raccontate frettolosamente, potevano avere un maggior respiro.

Per terminare ho letto che questo racconto come quello precedente sono fatti realmente accaduti, e rivisti in chiave narrativa dal Roversi.

Aggettivo
Affollato

Conclusione
Un giallo leggero, complesso per i personaggi, per le istituzioni e i luoghi. Tutto molto superficiale.

Parola da salvare
Prossemica.

Pro
Di semplice lettura.

Contro qualche incongruenza e qualche mancato approfondimento.

Voto 3.5

Luce della notte - di Ilaria Tuti

Titolo Luce della notte
Autore Ilaria Tuti
Editore Longanesi
Pagine 251
Genere thriller psicologici
Anno 2021

Breve trama presa dal web
Chiara ha fatto un sogno. E ha avuto tantissima paura. Canta e conta, si diceva nel sogno, ma il buio non voleva andarsene. Così, Chiara si è affidata alla luce invisibile della notte per muovere i propri passi nel bosco. Ma quello che ha trovato scavando alle radici dell'albero l'ha sconvolta. Perché forse non era davvero un sogno. Forse era una spaventosa realtà.

Copertina
I monti della Tuti, quelli friulani le Alpi Carniche e le Giulie, fanno da contorno delle tenere margherite gialle. Tenero approccio.

Recensione

Così inizia lo spin-off. Questa è una costola, tra il primo e il secondo libro. L’esigenza è arrivata, come un tornado, perché la Tuti aveva l’esigenza di scrivere un romanzo che trattasse di figli, di madri morte e tanta tenerezza. All’autrice è mancata una figura importante e ha voluto dedicare a lei questo scritto.

“Canta e conta si disse la bambina x allontanare il buio.”
Infatti dopo la premessa si capisce già dalla prima frase che la narrazione è leggermente diversa dagli altri libri.
Ho trovato che il personaggio del Marini, in questo episodio è stato molto più paziente e che la Battaglia invece, oltra a trattarlo come sempre, male, lei è più debole, è più insicura, forse per la malattia che non vuole rivelare ancora, ma questa nuova consapevolezza a volte le fa prendere delle decisioni affrettate, decisioni senza pensare alle conseguenza che un poliziotto, non dovrebbe mai avere. Proprio da questo comportamento che il Marini pensa alla demenza. Non che questo infici la storia, ma mi è sembrata più blanda, più acquosa, a confronto dei primi due che erano affilati e mordaci.

Certo le ambientazione sono descritte divinamente, si riesce a entrare con il Marini nella neve e inzaccherarsi, oppure
passeggiare con la Battaglia tra i rovi per cercare, un “niente”.

Inoltre ho trovato alcune anomalie ne scrivo una: che verso il termine, la soluzione avviene cons superficialità, come a voler concludere in fretta, non c’è l’investigazione puntuale come siamo abituati di trovare.

Il consiglio è di leggerlo senza fare troppi paragoni.

Parola da salvare. Labratorite
Aggettivo da regalare al libro. Sbrigativo

Come da mia abitudine alcune frasi.
“Un centimetro di spazio che rappresentava un ponte su un’oceano.”

“Voglio che ti scoppi il cuore davanti a una vittima e che allo stesso tempo la tua mente rimanga lucida e affilata.”

“Prendimi, se cado, le venne da pensare con un senso di vertigine”